Le fasi della costruzione
Breve storia della Tour Eiffel
Questo monumento, nato come struttura provvisoria per l'Esposizione Universale del 1889, è divenuto il simbolo della città di Parigi
La struttura fu costruita in meno di due anni, dal 1887 al 1889, in occasione dell'"Exposition Universelle" con lo scopo di commemorare il centenario della Rivoluzione Francese. Il monumento con i suoi 320 mt. di altezza ha mantenuto il record di costruzione più alta del mondo fino al 1930, anno in cui fu completato il Chrysler Building di New York. Inizialmente Eiffel aveva avuto il permesso di lasciare in piedi la Torre per soli 20 anni, ma vista la sua utilità per motivi di comunicazione e come laboratorio per studi scientifici gli fu dato il permesso di lasciarla in piedi. Lo stesso progettista contribuì da allora a tali ricerche che si conclusero con l'installazione di un barometro, un parafulmine o un apparecchio per la radiotelegrafia. Il solo materiale utilizzato per la costruzione della Torre Eiffel è il ferro che venne eretto a forma di croce in più di 18.000 pezzi, fissati tra loro con circa 5.000.000.La forma imponente e la robustezza dei materiali la fanno pesare circa 10.000 tonnellate. Per il suo mantenimento però servono anche 50 tonnellate di vernice ogni 7 anni. A seconda della temperatura ambientale l'altezza della Torre può variare di diversi centimetri a causa della dilatazione del metallo .Oggi è generalmente considerata uno degli esempi di arte architettonica più straordinari del mondo. La Torre Eiffel è illuminata da oltre 350 proiettori di 1000 watt cad., mentre la sera scintilla con oltre 22.000 lampadine e 900 luci di festa. Per salire fino in cima vi sono due possibilità: i 1665 scalini oppure due ascensori trasparenti. La struttura è divisa in tre livelli aperti al pubblico, raggiungibili sia con l'ascensore sia con le scale.
Il simbolo per antonomasia di Parigi, la Torre Eiffel, frutto del genio creativo dell’ingegner Gustave Eiffel nasconde al suo interno un piccolo segreto. Forse non tutti sanno che sulla cima del monumento, inaugurato il 31 marzo del 1889 in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi, Eiffel volle riservare un piccolo spazio per se stesso al terzo piano della torre. Un appartamento piccolo ma accogliente, molto ambito da tutta l’élite parigina che sognava di poter affittare il pied à terre per poter ammirare la città da più di 300 metri d’altezza richieste che venivano prontamente rifiutate dall’ingegnere, come scritto in una nota dallo scrittore francese Henri Girard, perché «nessun’altra abitazione avrebbe potuto offrire al suo proprietario un luogo lontano dai rumori e dalla sofferenza umana».


In contrapposizione ai 18.038 pezzi di ferro forgiato e i 2 milioni e mezzo di bulloni utilizzati per la costruzione della Torre Eiffel, l’appartamento dell’ingegnere era arredato in modo molto semplice, con mobili scelti secondo lo stile tradizionale dell’artigianato francese e carta da parati. Tra armadi e tavoli in legno, divani in velluto e un pianoforte a coda, Gustave Eiffel era solito accogliere colleghi e scienziati. Oggi l’appartamento, rimasto inaccessibile per anni, può essere ammirato attraverso le vetrate del terzo piano, per scoprire come era il “Bureau de Gustave Eiffel”.